Riforma della Prescrizione, avvocati contro Davigo e Bonafede

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riforma della prescrizione protesta degli avvocati

La Riforma della Prescrizione che la sospende dopo il primo grado presenta “rischi di incostituzionalità“. Questa è la ragione per cui i penalisti di tutta Italia hanno deciso di protestare con cartelli e manette ai polsi. Le lamentele sono diverse, ma carenza di personale organico e incostituzionalità sono i punti forti della protesta degli avvocati. Articoli della Costituzione alla mano protestano contro Piercamillo Davigo e Alfonso Bonafede. Il ministro della Giustizia sulla difensiva si dichiara aperto al confronto.

Riforma della Prescrizione: Le proteste degli avvocati

Riforma della prescrizione, Alfonso Bonafede – La Riforma della Prescrizione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede non piace ai giuristi italiani. ANSA riporta le proteste degli avvocati penalisti, a Napoli si presentano addirittura in manette per manifestare il proprio dissenso verso il nuovo regime della prescrizione.

La riforma del regime della prescrizione, che la sospende dopo il primo grado, “presenta rischi di incostituzionalità” e “viola l’art. 111 della Costituzione, con il quale confligge, quanto agli effetti, incidendo sulla garanzia costituzionale della ragionevole durata del processo”. Lo sottolinea nella relazione per l’Anno giudiziario a Milano il Procuratore generale, Roberto Alfonso, che allo stesso tempo lamenta “spaventosi vuoti di organico e la mancanza di risorse che contribuiscono a determinare tempi lunghi del processo”. ‘A Roma prescritto 1 processo su 2’, afferma il presidente della Corte di Appello di Roma, Luciano Panzani, nella sua relazione.

ANSA

Gli avvocati penalisti e procuratori si lamentano non solo di un probabile rischio di incostituzionalità ma anche della mancanza di personale organico. I tempi lunghi dei processi a loro dire sarebbero proprio causati dalla mancanza di personale.

Riforma della prescrizione: Piercamillo Davigo sotto accusa

Riforma della prescrizione, Alfonso Bonafede – La protesta degli avvocati si è alimentata nelle città italiane di Roma, Milano, Napoli, Reggio Calabria e Catania. In particolare, a Milano Piercamillo Davigo è stato messo all’angolo dalle animate proteste degli avvocati. Gli uomini di legge sventolavano cartelli con gli articoli della Costituzione che potrebbero essere violati dalla riforma del regime della prescrizione.

“Abbiamo indicato tre articoli della Costituzione: il 24 che è per il diritto di difesa, il 27 che è la presunzione di non colpevolezza è il 111 che è il giusto processo. Accoglieremo Davigo con questi cartelli“, ha detto l’avvocato Giovanni Briola del direttivo della Camera penale.

Dopo aver esposto i cartelli con tre articoli della Costituzione, gli avvocati e sono usciti dall’aula magna nel momento in cui ha preso la parola il consigliere del Csm Piercamillo Davigo all’inaugurazione dell’anno giudiziario a Milano.

ANSA

Riforma della prescrizione, Bonafede sulla difensiva

Riforma della prescrizione, Alfonso Bonafede – Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede è intervenuto all’inaugurazione di Milano. Nel suo discorso la reazione agli avvocati in protesta: Bisogna rispettare “le divergenze dei penalisti” perché “fisiologiche”. Aggiunge anche che “Io – dice il ministro – sono pronto al confronto con tutti gli attori”, “condivido che dobbiamo intervenire sui tempi del processo“.

Poi Bonafede sulla difensiva spiega di non aver “mai detto che per me la prescrizione è un modo per ridurre questi tempi“. Ebbene, come intende ridurli?

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