Come si vota alle regionali 2020 Spiegato bene

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Come si vota alle regionali 2020 Spiegato bene

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Come votare alle regionali 2020? Ecco come si vota alle regionali 2020: sistema elettorale in vigore e i documenti per votare. Nel 2020 otto Regioni italiane sono interessate alle elezioni amministrative: Campania; Emilia Romagna; Liguria; Veneto; Calabria; Puglia; Toscana; Marche. I cittadini di queste regioni dovranno recarsi alle urne per eleggere il prossimo Presidente della regione e i Consigli regionali. Non si vota allo stesso modo ovunque, quindi vi spieghiamo anche come si vota alle regionali Regione per Regione.

Come si vota alle regionali 2020? Con il sistema elettorale Tatarellum

Come si vota alle regionali? Per sapere come si vota bisogna conoscere la legge Tatarella (Tatarellum).

Si tratta della legge che prevede l’elezione diretta e congiunta del Presidente della Regione e del Consiglio regionale. In altre parole, se l’elettore esprime un solo voto verso una lista elettorale automaticamente verrà attribuito un voto anche al candidato Presidente di quella lista elettorale.

In molte regioni il Tatarellum è stato modificato con leggi regionali, più avanti vi spieghiamo bene come si vota alle regionali nelle singole Regioni.

Quali sono i documenti per votare da portare con sé? Per votare bisogna recarsi al proprio seggio elettorale muniti di tessera elettorale e un documento di identità valido e in buono stato; il documento di riconoscimento è essenziale perché permette l’identificazione della persona che deve votare.

Elezioni Regionali 2020: Come si vota con la legge Tatarella

Le Elezioni Regionali 2020 si avvicinano quindi, come si vota alle regionali? Le elezioni regionali sono regolate dalla legge Tatarella; si tratta del nostro sistema elettorale ed è in vigore dal 1995. Il sistema elettorale c.d. Tatarellum ha la caratteristica dell’elezione diretta del Presidente della Regione congiunta a quella del Consiglio regionale.

La caratteristica è che la legge Tatarellum è un sistema elettorale misto a turno unico, cosa vuol dire? Vuol dire che l’80% dei seggi consiliari (del Consiglio regionale) va in base al proporzionale con voto di preferenza. Il restante 20% dei seggi va dato con il maggioritario plurinominale.

Come si vota alle regionali con la Scheda elettorale?

La scheda elettorale serve agli elettori per esprimere il voto di preferenza: come funziona? L’elettore può esprimere due preferenze con la scheda elettorale: una per il Presidente della Regione; una per la lista provinciale.

La scheda elettorale infatti, comprende sia i candidati alla presidenza della Regione sia le liste regionali collegate ai candidati presidenti. A volte ci sono coalizioni tra liste ma in questo caso si appoggiano allo stesso candidato alla presidenza.

Come esprimere il voto di preferenza? Come votare? Ecco come si vota secondo il Tatarellum:

  • Si può votare un candidato alla Presidenza della Regione e una lista Regionale;
  • In alternativa si può votare SOLO un candidato, senza esprimere la preferenza per la lista oppure: si può votare SOLO una lista, senza esprimere il voto per un candidato.
  • Alle regionali si ammette il VOTO DISGIUNTO: significa che gli elettori possono votare un candidato come Presidente e una lista che non è collegata a lui. Tuttavia, se il voto viene espresso solo per la lista quel voto va anche al candidato collegato a quella lista sostenuta dall’elettore.

Dovete votare ma non sapete quali sono i documenti per votare? Continuate a leggere.

Come si vota alle regionali 2020? Documenti per votare

Come si vota alle Regionali 2020? Per votare alle elezioni regionali 2020 serve presentarsi al seggio indicato nella propria tessera elettorale muniti dei documenti per votare:

  • documento di riconoscimento valido in buono stato;
  • tessera elettorale.

In caso di furto o smarrimento della propria tessera elettorale basta recarsi all’ufficio del comune e richiederne il duplicato.

Come si vota nelle singole Regioni?

La legge elettorale regionale nazionale è stata modificata in alcune Regioni italiane, quindi ecco come si vota nelle singole Regioni.

Come si vota alle regionali in Abruzzo e Calabria

In Abruzzo e Calabria si vota con soglia di sbarramento al 4% sia per le coalizioni che per le liste non coalizzate. Inoltre, dal 2013 è stato abolito il listino regionale. In Abruzzo è vietato il voto disgiunto.

Come si vota alle regionali in Umbria

In Umbria si vota senza listino regionale, che è stato abolito, e la percentuale di maggioranza dei seggi è al 60%. Anche in Umbria è negato il voto disgiunto e bisogna indicare la doppia preferenza di genere.

Come si vota alle regionali in Emilia Romagna

In Emilia Romagna hanno abolito il listino regionale e introdotto la doppia preferenza di genere. La maggioranza, che ottiene più voti, si aggiudica un premio di 27 seggi, in alternativa questi seggi vengono tolti alle liste di opposizione.

Come si vota alle regionali in Veneto e nelle Marche

Il premio di maggioranza c’è anche in Veneto e nelle Marche. In Veneto il premio è variabile per quelle liste che ottengono il dal 55% al 60% dei voti. Nelle Marche invece, il premio di maggioranza non spetta a chi ottiene meno del 34% dei voti, inoltre non è ammesso il voto disgiunto.

Come si vota alle regionali in Molise

Anche in Molise il voto disgiunto è stato abolito. Qui si prevede lo sbarramento sotto al 3% dei voti per le coalizioni di liste e sotto il 10% per le liste non coalizzate. Il premio di maggioranza va a chi prende più voti tra 12 e 14 consiglieri.

Come si vota alle regionali in Campania e nel Lazio

In Campania chi ottiene la maggioranza dei voti ha un premio di maggioranza fisso pari al 60% dei seggi. Dal 2017 il Lazio ha modificato il premio di maggioranza (30 seggi complessivi) e ha sancito l’obbligo delle quote rosa e della rappresentanza obbligatoria di ogni provincia della Regione.

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