Cannabis incide sul rischio psicosi, finalmente la verità su questa droga. Lo dimostra uno studio

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Cannabis incide sul rischio psicosi, finalmente la verità su questa droga. Lo dimostra uno studio: altera la chimica celebrale

Cannabis incide sul rischio psicosi

Altro che terapia! Parliamo della realtà dei fatti, ovvero che questa droga ha effetti collaterali importanti sulla psiche umana, infatti la CANNABIS incide sul rischio psicosi. Ecco lo studio che lo dimostra. Tempo al tempo e la verità su questa pianta verrà fuori.

Cannabis e cervello. Gli scienziati spiegano che ad oggi abbiamo poche informazioni sugli effetti della cannabis sulla neurochimica del cervello e nello specifico dell’impatto che ha sul segnale della dopamina. Uno studio recente ha però trovato una relazione tra chi fa un elevato consumo di cannabis e l’incremento del rischio di schizofrenia, una condizione che è associata proprio alla sintesi anormale della dopamina rilasciata nel cervello.”

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Lo studio è stato condotto su 33 persone, si tratta di una selezione campione, ovvero vengono selezionate persone che possono rappresentare la varietà del panorama sociale. Sono state prese in esame 14 persone che non fanno uso di marijuana, 8 persone che consumano abitualmente la cannabis e 11 persone grandi consumatrici di cannabis.

Lo studio dimostra come la dopamina, ovvero la sostanza regolatrice del comportamento umano, viene alterata nel cervello quando si fa uso di cannabis. A questo punto non c’è più spazio per le scuse, la cannabis, seppur legalizzata in molti Paesi, non è un bene per il cervello umano.

Lo stesso studio infatti dice che “chi fa un elevato consumo di cannabis” è maggiormente esposto al “rischio di schizofrenia, una condizione che è associata proprio alla sintesi anormale della dopamina rilasciata nel cervello.”

Ecco perché non bisognerebbe fumarla o ingerirla senza ragione, chi ne fa uso terapeutico deve fare necessariamente i conti con queste controindicazioni, ma tutti gli altri possono risparmiarseli se davvero ci tengono alla propria salute. In fin dei conti, si tratta di una sostanza stupefacente, ancora illegale in Italia.

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