Cancro al Cervello la malattia che ha ucciso Nadia Toffa

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Cancro al Cervello, la malattia che ha ucciso Nadia Toffa. Quanti sopravvivono oggi grazie alle innovazioni mediche?

Nadia toffa ricerca cancro al cervello

Nadia Toffa ci ha lasciati da solo un giorno e già in molti sono andati avanti, per noi però resta importante continuare a parlarne per il motivo principale che interessa tutti e sempre; la consapevolezza di un male (forse) incurabile. Si tratta di cancro al cervello, la malattia che ha colpito Nadia nel 2017 e che non le ha lasciato più scampo fino all’alba di ieri, quando non ce l’ha più fatta e ha smesso di combattere.

La malattia contratta dall’ex conduttrice de Le Iene è una forma aggressiva di cancro al cervello tra le più letali esistenti al mondo, lo spiega in un’intervista a biomedicalCuE Stefania Gori, presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), si tratta della più importante e rappresentativa Società scientifica dell’oncologia italiana, in pratica raggruppa quasi la totalità dei medici che si occupano di questa disciplina.

Nadia Toffa ha avuto un tipo di tumore per il quale la ricerca sta lavorando molto a livello internazionale, ma anche in Italia. Su alcune forme tumorali dobbiamo acquisire ancora maggiori conoscenze – ammette l’oncologa – ma anche per queste la ricerca sta avendo notevoli progressi.

In generale la ricerca oncologica ha fatto molti passi avanti, il 60% dei pazienti con una diagnosi di tumore ha una sopravvivenza di 5 anni, e per il carcinoma alla mammella e alla prostata la percentuale di sopravvivenza sfiora il 90%. Il cammino è ancora lungo ma oggi, proprio grazie alla ricerca, si comincia a parlare di guarigione,un concetto che fino a due anni fa non si prendeva in considerazione.

C’è un esercito di persone che hanno avuto un tumore e che oggi sono vive in Italia e sono oltre 3 milioni e 400mila. Ma quand’è che ci si può considerare guariti? Una certa quota di pazienti può essere considerata guarita perché ha raggiunto, dopo un numero di anni dalla diagnosi che è diverso a seconda della neoplasia dalle quale era affetto, la stessa aspettativa di vita di una persona della stessa età e dello stesso sesso che non ha mai avuto un tumore.

biomedicalCuE

Non ci resta che sperare che le innovazioni mediche siano sempre più efficienti fino a far sparire del tutto la possibilità di cadere vittima di tumore.

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