Durante l’occupazione di Parigi da parte dei nazisti, un orafo ebreo lavorava come dipendente presso il signor Haffmann, un abile gioielliere. I due raggiunsero un accordo che, con il passare dei mesi, avrebbe cambiato radicalmente il corso del loro destino.
Addio, signor Haffmann è un film di genere drammatico del 2021, diretto da Fred Cavayé, con Daniel Auteuil e Gilles Lellouche. Durata 115 minuti. Distribuito da Eagle Picutures.
TRAMA DEL FILM ADDIO, SIGNOR HAFFMANN
Il film Addio, Signor Haffmann porta in scena un dramma ambientato durante i terribili tempi dell’occupazione nazista a Parigi nel 1942. Con una trama commovente ed intensa, seguiamo le vicende di Joseph Haffman (Daniel Auteuil), gioielliere ebreo, e di Pierre Vigneau (Gilles Lellouche), suo impiegato. Joseph vive nella speranza che questi momenti di grande sofferenza e di difficoltà possano presto finire per poter tornare ad essere padrone del proprio destino. Pierre è un uomo semplice ed affettuoso che sogna di diventare marito e padre della sua amata Blanche (Sara Giraudeau).
Di fronte alla situazione disperata, Joseph decide di cedere il suo negozio a Pierre a patto che lo ospiti nel seminterrato della sua abitazione. La decisione di Pierre di rischiare di ospitare illegalmente il suo ex capo nella cantina nonostante tutti i pericoli, sarà una scelta che rivoluzionerà per sempre la vita dei due.
La pellicola racconta in modo toccante come due anime diverse, quella del gioielliere ebreo che ha sofferto enormemente e quella del suo impiegato in cerca di una vita stabile, possano trovarsi davanti al destino e trovare consolazione reciproca. Il film di Jean-Paul Rouve ci presenta una storia dai risvolti umanitari con un messaggio positivo verso l’istituzione delle relazioni umane, dimostrando come l’onore e la solidarietà possano sopravvivere anche tra gli eventi più difficili.
- Titolo Originale: Adieu Monsieur Haffmann
- Genere: Drammatico
- Durata: 1h 55m
- Anno: 2021
- Paese: Francia
- Regia: Fred cavaye’
- Cast: Daniel Auteuil, Sara Giraudeau, Gilles Lellouche
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