Legge di Bilancio, cosa cambia nel 2023: superbonus, mutui, caro energia, famiglie, lavoro e pensioni

Iscrizione Newsletter Economia Iscrizione GNews Economia
Oggi in TV

La Legge di bilancio per il 2023 prevede diverse misure che hanno lo scopo di sostenere le famiglie, favorire il lavoro e aiutare le persone in situazioni di difficoltà. Sono già entrate in vigore dal 1° gennaio misure riguardo superbonus, mutui, caro energia, famiglie, lavoro e pensioni e tanto altro. Ci saranno agevolazioni per l’assunzione a tempo indeterminato, un incremento dell’assegno unico per le famiglie con 3 o più figli e la detassazione dei premi di produttività. Inoltre, sarà possibile andare in pensione anticipatamente attraverso il nuovo schema di anticipo pensionistico o l’opzione donna, che verrà prorogata con alcune modifiche. Vediamo nel dettaglio queste misure in questo articolo completo sulla Legge di bilancio per il 2023 con tutte le novità della manovra economica del Governo Meloni. La manovra economia del 2023 rimette tutto in discussione e delinea una nuova prospettiva per imprese, famiglie, lavoratori dipendenti e pensionati.

legge di bilancio 2023 manovra economica news

Novità sul Superbonus 110% nella Legge di Bilancio 2023

La Legge di Bilancio per il 2023 ha apportato alcune modifiche alle norme che riguardano il cosiddetto “Superbonus”, una agevolazione fiscale che permette di ottenere una riduzione del 110% dell’aliquota d’imposta per determinati interventi di ristrutturazione edilizia.

A partire dal 2023, alcuni casi di esclusione dalla riduzione dell’aliquota al 110% saranno rivisti e ampliati. Tuttavia, ci sono alcune situazioni in cui sarà ancora possibile usufruire del Superbonus al 110%:

  • Interventi effettuati dai proprietari o comproprietari di immobili con fino a quattro appartamenti: se hai effettuato dei lavori di ristrutturazione su un immobile di tua proprietà o di cui sei comproprietario e questo immobile ha fino a quattro appartamenti, e hai presentato la CILAS (un documento che serve a comunicare l’inizio dei lavori) entro il 25 novembre, potrai ancora usufruire del Superbonus al 110%;
  • Interventi effettuati dai condomini: se hai effettuato dei lavori di ristrutturazione insieme agli altri condomini del tuo edificio e la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori è stata adottata entro il 24 novembre e hai presentato la CILAS entro il 25, potrai ancora usufruire del Superbonus al 110%; se invece la delibera assembleare è stata adottata entro il 18 novembre e hai presentato la CILAS entro il 31 dicembre, potrai comunque usufruire del Superbonus al 110%;
  • Interventi di demolizione e ricostruzione: se hai effettuato dei lavori di demolizione e ricostruzione di un edificio e hai presentato la domanda per l’acquisizione del titolo abilitativo entro il 31 dicembre 2022, potrai ancora usufruire del Superbonus al 110%;
  • Obbligo di autocertificazione per gli interventi condominiali: se hai effettuato dei lavori di ristrutturazione insieme agli altri condomini del tuo edificio, l’amministratore o il rappresentante dei condomini dovrà autocertificare (cioè dichiarare sotto la propria responsabilità) la data dell’assemblea libera.

Legge di bilancio 2023: Prorogato il bonus mobili

A partire dal 2023 e fino al 2024, è previsto che l’importo massimo delle spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici “green” (ovvero a basso consumo energetico) su cui è possibile richiedere una detrazione del 50% delle spese, aumenti da 5.000 euro a 8.000 euro. Ciò significa che, se hai effettuato dei lavori di ristrutturazione della tua casa e hai acquistato mobili o elettrodomestici che rispettano determinate caratteristiche di risparmio energetico, potrai richiedere una riduzione delle tasse pari al 50% delle spese sostenute per questi acquisti, fino a un massimo di 8.000 euro.

La detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici è prevista dalla Legge di Bilancio per il 2023 e si applica solo se gli acquisti sono stati effettuati in concomitanza con lavori di ristrutturazione edilizia che hanno comportato la sostituzione di impianti o l’adozione di specifiche misure antisismiche.

L’aumento dell’importo massimo delle spese per cui è possibile richiedere la detrazione del 50% rappresenta un’opportunità per chi ha intenzione di effettuare lavori di ristrutturazione della propria casa e di acquistare mobili o elettrodomestici a basso consumo energetico. Tieni presente, però, che per poter usufruire della detrazione è necessario rispettare determinate condizioni e seguire le procedure previste dalla legge. Se vuoi saperne di più su come ottenere la detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, ti consiglio di rivolgerti a un professionista o di consultare il sito del Ministero dello Sviluppo Economico.

Legge di bilancio 2023: Rinegoziazione mutui, tasso da variabile a fisso

A partire dal 1° gennaio 2023, sarà possibile optare per il tasso fisso sui mutui ipotecari (cioè sui prestiti che servono per acquistare una casa) per importi iniziali non superiori a 200.000 euro, a condizione che l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) del richiedente non sia superiore a 35.000 euro e che non ci siano ritardi nei pagamenti delle rate.

Il tasso fisso è una tipologia di tasso d’interesse che rimane costante per tutta la durata del prestito, a differenza del tasso variabile che può cambiare in base a specifici parametri. Scegliere il tasso fisso significa avere la certezza delle rate che si dovranno pagare per tutta la durata del prestito, anche in caso di variazioni del mercato finanziario.

Inoltre, a partire dal 1° gennaio 2023, verrà innalzata la soglia oltre la quale è vietato il trasferimento di denaro contante, ovvero il divieto di pagare o ricevere somme di denaro in contanti per importi superiori a una determinata cifra. Attualmente, la soglia è di 1.000 euro, ma a partire dal prossimo anno verrà portata a 5.000 euro. Ciò significa che, a partire da quella data, non sarà possibile pagare o ricevere somme superiori a 5.000 euro in contanti, a meno che non si tratti di operazioni esenti dal divieto o autorizzate dall’Agenzia delle Entrate.

Legge di bilancio 2023: Aumento delle soglie di ricavi per accedere alla contabilità semplificata

A partire dall’anno 2023, sarà possibile accedere alla contabilità semplificata (un regime fiscale che prevede l’applicazione di aliquote fisse per l’imposta sui redditi e la tenuta di una contabilità meno dettagliata rispetto alla contabilità ordinaria) per importi di ricavi inferiori a determinate soglie. In particolare, per le imprese che esercitano la prestazione di servizi, la soglia sarà di 500.000 euro (rispetto ai 400.000 euro attuali), mentre per le imprese che svolgono altre attività la soglia sarà di 800.000 euro (rispetto ai 700.000 euro attuali).

Ciò significa che, se la tua impresa ha ricavi inferiori a queste soglie, potrai scegliere di applicare la contabilità semplificata nell’anno in corso.

Le misure contro il caro energia nella Manovra del 2023

Per l’anno 2023, è previsto un contributo straordinario a carico delle imprese produttrici, ovvero delle aziende che producono beni o servizi. Inoltre, per il primo trimestre del 2023, saranno confermati dei crediti di imposta (cioè delle agevolazioni fiscali) per alcune categorie di imprese, aumentando le percentuali di alcune agevolazioni. In particolare:

  • Per le imprese “energivore” (che consumano molta energia) la percentuale del credito di imposta sarà del 45% (invece del 40% attuale);
  • Per le imprese diverse dalle energivore che utilizzano contatori di energia elettrica di potenza pari o superiore a 4,5 kW, la percentuale del credito di imposta sarà del 35% (invece del 30% attuale);
  • Per le imprese “gasivore” (che consumano molto gas), la percentuale del credito di imposta sarà del 45%;
  • Per le imprese che non sono gasivore, la percentuale del credito di imposta sarà del 45%.

Inoltre, per il primo trimestre del 2023 è previsto:

  • L’annullamento degli oneri generali di sistema elettrico, ovvero delle spese sostenute dalle imprese per l’utilizzo del sistema elettrico;
  • L’applicazione di un’aliquota IVA ridotta per le somministrazioni di gas metano;
  • Bonus sociali (ovvero agevolazioni economiche) per le categorie di clienti svantaggiati;
  • Crediti d’imposta per l’acquisto di carburante da parte di imprese agricole e della pesca.

Da queste misure contro il caro energia esposte in Legge di Bilancio 2023 emerge che le imprese produttrici italiane saranno soggette a un contributo straordinario nel 2023. Inoltre, per il primo trimestre di quest’anno, saranno confermati dei crediti di imposta per alcune categorie di imprese, con l’aumento delle percentuali di alcune agevolazioni.

Queste misure introdotte dal Governo Meloni sono volte a sostenere le imprese italiane in un momento di incertezza economica e a favorire la loro competitività sui mercati internazionali. Tuttavia, è importante considerare che queste agevolazioni sono soggette a determinate condizioni e che potrebbero non essere adatte a tutte le imprese.

Legge di Bilancio 2023 le misure per il lavoro

La Legge di bilancio per il 2023 prevede diverse misure volte a favorire il lavoro. In particolare, sono previste agevolazioni per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori con contratto a tempo determinato, la detassazione dei premi di produttività e sarà ampliata la possibilità di ricorrere a prestazioni di lavoro occasionale. Queste misure rappresentano un importante sostegno per il mercato del lavoro.

Agevolazioni per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori con contratto a tempo determinato

La Legge di bilancio 2023 prevede agevolazioni per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori che hanno già un contratto a tempo determinato, in particolare per le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza, con una soglia di contributi fino a 8 mila euro.

Detassazione dei premi di produttività

I premi di produttività dei dipendenti saranno detassati al 5% fino a 3.000 euro. I premi di produttività sono una forma di retribuzione extra che viene corrisposta ai dipendenti in base al loro rendimento o alla loro produttività. La Legge di bilancio 2023 prevede che questi premi siano detassati al 5%, il che significa che solo il 95% dell’importo dei premi sarà soggetto a tassazione. Inoltre, questa detassazione sarà valida fino a un importo massimo di 3.000 euro per ciascun dipendente. Ciò significa che i premi di produttività corrisposti ai dipendenti fino a 3.000 euro saranno soggetti a un’aliquota del 5% invece delle aliquote normalmente previste per i redditi da lavoro dipendente.

Possibilità di ricorrere a prestazioni di lavoro occasionale

Sarà ampliata la possibilità di ricorrere a prestazioni di lavoro occasionale, aumentando da 5 a 10 mila euro il limite massimo dei compensi che possono essere corrisposti da ciascun utilizzatore e permettendo di ricorrere a tali prestazioni anche in relazione alle attività agricole e da parte di utilizzatori con fino a 10 dipendenti a tempo indeterminato, anziché a 5.

Legge di bilancio 2023: Riduzione del cuneo fiscale

La Legge di bilancio 2023 prevede un incremento al 3% della riduzione della quota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti pubblici e privati (esclusi i lavoratori domestici). Ciò significa che una parte dei contributi previdenziali che i dipendenti devono pagare sarà a carico delle aziende e non più solo dei lavoratori. La platea dei beneficiari è fissata ai dipendenti con retribuzione imponibile fino a 1923 euro mensili (25mila euro annui). Inoltre, sarà confermata la riduzione del 2% sui contributi dovuti sulle retribuzioni fino a 35mila euro annui (2.692 euro mensili), già in vigore per la seconda parte del 2022.

Smart working solo per i lavoratori fragili

La possibilità di svolgere il lavoro in modalità smart working, ovvero da casa, sarà prorogata fino al 31 marzo 2023 solo per i lavoratori fragili, ovvero con particolari patologie o disabilità, sia del settore pubblico che privato. Ciò significa che solo questi lavoratori avranno la possibilità di continuare a lavorare da casa per tutto il primo trimestre del 2023.

Legge di Bilancio 2023 le misure per le famiglie

La Legge di bilancio per il 2023 prevede diverse misure volte a sostenere le famiglie. In particolare, sarà esteso il congedo parentale retribuito per un mese e sarà incrementato l’assegno unico per le famiglie con 3 o più figli. Queste misure rappresentano un importante aiuto per le famiglie che devono conciliare il lavoro con gli impegni familiari.

Legge di bilancio 2023: Congedo parentale retribuito

Il congedo parentale è un periodo di assenza dal lavoro retribuito che può essere richiesto dai genitori per prendersi cura dei figli. La Legge di bilancio 2023 prevede che il congedo parentale sia retribuito all’80% invece del 30% per un mese. Inoltre, questo congedo sarà fruibile fino ai sei anni di vita del bambino e potrà essere richiesto da uno dei genitori a scelta. Ciò significa che i genitori avranno diritto a ricevere l’80% della loro retribuzione per un mese mentre si prendono cura dei figli fino a sei anni di età. Inoltre, potranno scegliere liberamente chi tra loro vuole usufruire di questo congedo.

Incremento dell’assegno unico per le famiglie con 3 o più figli

L’importo dell’assegno unico per le famiglie con 3 o più figli sarà maggiorato del 50% per il primo anno di vita del bambino e di ulteriori 50% fino ai tre anni. L’importo dell’assegno per i disabili sarà confermato.

Pensioni e sussidi: cosa cambia nella Legge di bilancio 2023

La Manovra del 2023 prevede diverse misure in tema di pensioni e sussidi per il sostegno delle famiglie. Sarà possibile andare in pensione anticipatamente attraverso il nuovo schema di anticipo pensionistico o l’opzione donna, che viene prorogata con alcune modifiche. Inoltre, sarà confermata la pensione anticipata con Ape sociale per le situazioni di difficoltà. Per quanto riguarda i sussidi, il reddito di cittadinanza sarà riconosciuto per un periodo massimo di 7 mensilità, con l’obbligo di partecipare a un corso di formazione o riqualificazione professionale. Tutte queste misure rappresentano un importante aiuto per le famiglie che hanno bisogno di sostegno in questo momento di incertezza. Vediamo in dettaglio cosa cambia con le novità della Legge di Bilancio 2023.

Anticipo pensionistico

La legge di bilancio per il 2023 prevede un nuovo schema di anticipo pensionistico che permette di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica, con un assegno massimo di circa 2800 euro. Se qualcuno decide di continuare a lavorare, c’è una decontribuzione del 10%.

Legge di bilancio 2023: Opzione donna

L’opzione donna, che permette alle lavoratrici di andare in pensione prima, viene prorogata per il 2023 con alcune modifiche. Ad esempio, con due figli si può andare in pensione a 58 anni, con un figlio a 59 anni e in altri casi a 60 anni. Questa opzione è valida solo per le lavoratrici in categorie svantaggiate.

Pensione anticipata con Ape sociale

La Legge di bilancio 2023 prevede che anche per il 2023 è prevista la pensione anticipata con Ape sociale, che permette di andare in pensione prima in determinate situazioni di difficoltà.

Legge di bilancio 2023: Reddito di cittadinanza

Dal 1° gennaio 2023, il reddito di cittadinanza sarà riconosciuto alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) nel limite massimo di 7 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. Per avere diritto al reddito di cittadinanza sarà necessario partecipare per almeno sei mesi a un corso di formazione o riqualificazione professionale. Se si rifiuta la prima offerta di lavoro o se non si partecipa al corso, il beneficio del reddito di cittadinanza decade.

CONDIVIDI Legge di Bilancio 2023, cosa cambia con la nuova manovra economica: superbonus, mutui, caro energia, famiglie, lavoro, tassazioni e pensioni.

Fai una donazione