THANK YOU FOR SUPPORTING THE ARTS

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Figlia di un reverendo americano, “Viva Las Vegas” racconta il viaggio emozionante di una donna che scopre il potere terapeutico dello spogliarello.

Thank You for Supporting the Arts – USA, 2018 – Genere: Documentario – durata 70 minuti – Regia di W. Alexander Jones, Carolann Stoney Con Viva Las Vegas, Jedediah Aaker, Vicki Keller, Tyler Mackie, Christine Osthus, Kristoffer Osthus, Mark Osthus, Omar Rojer.

TRAMA DEL FILM THANK YOU FOR SUPPORTING THE ARTS

Film Thank You for Supporting the Arts 2018

Il film Thank You for Supporting the Arts ci introduce alla vita e alle opere di Liv Osthus, una delle figure più riconosciute nell’ambiente dell’intrattenimento per adulti di Portland. Liv Osthus, meglio conosciuta con lo pseudonimo Viva Las Vegas, non è soltanto una spogliarellista di successo, ma anche un’autrice pubblicata, una musicista e una sopravvissuta al cancro al seno. Il suo percorso di vita è caratterizzato da molteplici sfaccettature, essendo anche madre e figlia di un predicatore.

Il fulcro del racconto si concentra su un momento cruciale della carriera di Liv Osthus e di altre spogliarelliste, quando decisero di confrontarsi con il consiglio comunale di Portland. La loro richiesta era volta a ottenere maggiore tutela per i sex worker della città, mettendo in luce le difficoltà e le sfide affrontate dalla comunità.

Il documentario offre uno sguardo approfondito sulla vita privata e professionale di Liv Osthus, mostrando il suo impegno per la causa dei sex worker e il suo ruolo nell’ambiente artistico di Portland.

Approfondimento sui protagonisti

Liv Osthus, meglio nota come Viva Las Vegas, emerge come il fulcro del documentario. La sua personalità vivace e il suo coraggio nel confrontarsi con le istituzioni per difendere i diritti dei sex worker delineano un ritratto affascinante e complesso.

Regia e Stile Cinematografico

La regia di Carolann Stoney e W. Alexander Jones offre uno sguardo intimo sulla vita di Liv Osthus, combinando interviste, immagini d’archivio e momenti della sua routine quotidiana per creare un ritratto completo e coinvolgente.

Fotografia e Colonna Sonora

La fotografia del film cattura l’atmosfera vibrante di Portland e il mondo dell’intrattenimento per adulti, mentre la colonna sonora sottolinea le emozioni e i momenti chiave della narrazione.

Paragoni e Riferimenti a Temi

Il film si collega a temi importanti come l’attivismo, i diritti dei lavoratori sessuali e la lotta contro le discriminazioni, offrendo spunti di riflessione sulla società contemporanea.

Approfondimento sul Contesto e Impatto

In un contesto sociale in cui i sex worker sono spesso emarginati e privati dei loro diritti, il documentario assume un ruolo significativo nel portare alla luce le sfide affrontate da questa comunità e nell’incoraggiare una maggiore comprensione e solidarietà.

Critiche e Ricezione del Pubblico

Il film ha ricevuto ampi consensi per la sua capacità di narrare in modo autentico e rispettoso la storia di Liv Osthus e per l’importanza dei temi trattati. La critica ha elogiato in particolare la performance dei protagonisti e la sensibilità della regia nel trattare argomenti delicati.

Impatto Culturale e Rilevanza Tematica

Thank You for Supporting the Arts ha contribuito a sollevare dibattiti e discussioni sulla condizione dei sex worker e sulla necessità di una maggiore protezione e dignità per questa categoria di lavoratori.

Dettagli su Altri Personaggi Secondari

Nel cast del film spiccano personalità come Jedediah Aaker, Vicki Keller, Tyler Mackie, Christine Osthus, Kristoffer Osthus, Mark Osthus e Omar Rojer, ognuno dei quali porta il proprio contributo alla narrazione, arricchendo il racconto di Liv Osthus e della sua battaglia per i diritti dei sex worker.

  • Titolo Originale: Thank You for Supporting the Arts
  • Genere: Documentario
  • Durata: 1h 10m
  • Anno: 2018
  • Paese: USA
  • Regia: Carolann Stoney, W. Alexander Jones
  • Cast: Viva Las Vegas, Jedediah Aaker, Vicki Keller, Tyler Mackie, Christine Osthus, Kristoffer Osthus, Mark Osthus, Omar Rojer

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