RETURN TO SENDER – RESTITUIRE AL MITTENTE

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Miranda Wells, un’infermiera scrupolosa di una piccola comunità, accetta un appuntamento al buio con un individuo di nome Kevin. Tuttavia, al momento dell’incontro, si presenta un giovane che la aggredisce brutalmente, infliggendole violenza. Dopo un lungo periodo di recupero in ospedale, la donna viene finalmente dimessa. Tuttavia, ritornare alla sua vita quotidiana risulta un’impresa ardua e tutto ciò a cui riesce a concentrarsi è il desiderio di ottenere giustizia per quanto subito. La sua mente è occupata esclusivamente da pensieri di vendetta.

Return to Sender – Restituire al mittente è un film di genere drammatico, thriller del 2015, diretto da Fouad Mikati, con Rosamund Pike e Shiloh Fernandez. Durata 92 minuti. Distribuito da Film & TV House, GEM Entertainment.

TRAMA DEL FILM RETURN TO SENDER – RESTITUIRE AL MITTENTE

Return to Sender - Restituire al mittente 2015

Il film Return to Sender – Restituire al mittente racconta la storia di Miranda Wells, un’infermiera che vive in una tranquilla cittadina. Miranda è una persona amorevole, apprezzata dalle sue colleghe e dedica grande impegno al suo lavoro. Ha una particolare capacità di affezionarsi ai suoi pazienti, talvolta anche più dei loro stessi parenti. La sua vita sembra procedere secondo i piani: intende vendere la sua casa e aspira a una promozione lavorativa. Tuttavia, Miranda ha un’unica figura maschile importante nella sua vita, suo padre, anche se il loro rapporto viene messo a dura prova a causa del cane del padre che più volte l’ha attaccata.

Un giorno, su consiglio di una collega, Miranda organizza un appuntamento al buio con un conoscente di quest’ultima di nome Kevin. Ma quando bussano alla sua porta, si presenta William, un uomo che l’aveva notata qualche giorno prima, quando Miranda aveva salvato la vita di un cliente nel ristorante in cui lavora. Inizialmente, Miranda si sente a disagio e cerca di mandarlo via, ma William reagisce in modo violento, immobilizzandola e violentandola. La situazione si risolve solo con l’arrivo del vero Kevin.

Miranda, nonostante le ferite fisiche e psicologiche subite, riesce a riconoscere l’aggressore e a indirizzare la polizia verso di lui. Nonostante il percorso di riabilitazione, però, la donna fatica a ritrovare se stessa. Diventa distratta sul lavoro e manifesta un atteggiamento più aggressivo nei confronti delle persone che la circondano nella vita di tutti i giorni. Finisce per essere cacciata dalla lavanderia che frequentava abitualmente e perde anche l’opportunità di ottenere la promozione tanto desiderata. I suoi tentativi di vendere la casa si rivelano infruttuosi, poiché nessuno è disposto a vivere in un luogo segnato da una violenza sessuale.

Nonostante l’iniziale disorientamento, Miranda decide di rimboccarsi le maniche per rimettere in ordine la sua vita. Modifica la sua casa in modo da cancellare i ricordi del trauma vissuto e cerca di rafforzare il rapporto con suo padre. Inizia anche a trovare conforto nell’affetto del cane di suo padre, che gradualmente si apre a lei. In questo processo di ricostruzione personale, Miranda si reca regolarmente a trovare William in carcere. Tra i due si sviluppa un rapporto sempre più intenso. William, che è sempre stato abituato a “riparare ciò che ha rotto” nella sua vita, cerca disperatamente il perdono di Miranda e giura di essere cambiato. Tuttavia, non esita a intimidire e minacciare il suo compagno di cella all’interno del carcere.

Nonostante ciò, William riesce a farsi notare positivamente dalla direzione del carcere, ottenendo una riduzione della sua pena. Nel frattempo, il cane del padre di Miranda si ammala e muore improvvisamente, causando ulteriore dolore alla protagonista. Una volta scarcerato, William invia dei fiori a Miranda sul posto di lavoro, scatenando la sua rabbia. Nonostante tutto, Miranda decide di continuare a costruire una relazione ambigua con William. L’uomo, tuttavia, continua a lottare con i suoi impulsi violenti. Si precipita da Miranda offrendole il suo aiuto per alcuni lavori domestici. Il padre di Miranda scopre la situazione e si arrabbia con la figlia, decidendo di allontanarsi per qualche giorno. Questo offre a Miranda l’opportunità di mettere in atto la sua vendetta.

Dopo aver somministrato dell’antigelo a William, come aveva fatto con il cane del padre, Miranda intrappola il suo stupratore nella sua casa e lo lega al letto. Quando William si sveglia da un lungo sonno indotto dall’antigelo, Miranda gli rivela un’orribile verità: lo ha castrato chirurgicamente. Successivamente, Miranda si ricongiunge con suo padre e afferma che William non si farà mai più vedere.

“Return to Sender – Restituire al mittente” è un film del 2015 diretto da Fouad Mikati. La protagonista, Miranda Wells, è interpretata da Rosamund Pike. Il film mescola elementi di thriller e dramma, esplorando le conseguenze psicologiche di un’aggressione sessuale e la ricerca di giustizia personale da parte della protagonista. La trama affronta tematiche complesse legate alla violenza e al perdono, offrendo uno sguardo intenso sulla resilienza e sulla determinazione di una donna in cerca di riscatto. Il cast comprende anche attori come Nick Nolte, Rumer Willis, Shiloh Fernandez, Scout Taylor-Compton, Camryn Manheim, Illeana Douglas, Alexi Wasser, Tony Bentley e Patrick Kearns. La durata del film è di circa 1 ora e 35 minuti, e l’ambientazione si svolge negli Stati Uniti.

  • Titolo Originale: Return to sender
  • Genere: Thriller, Drammatico
  • Durata: 1h 35m
  • Anno: 2015
  • Paese: USA
  • Regia: Fouad Mikati
  • Cast: Rosamund Pike, Nick Nolte, Rumer Willis, Shiloh Fernandez, Scout Taylor-Compton, Camryn Manheim, Illeana Douglas, Alexi Wasser, Tony Bentley, Patrick Kearns

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