RADIOFRECCIA

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Bruno, lo storico fondatore e deejay di Radiofreccia, è costretto a chiudere l’attività dopo diciotto anni. In una notte di Giugno l’uomo intraprende un viaggio attraverso i ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza in una piccola città del reggiano.

Radiofreccia è un film di genere drammatico del 1998, diretto da Luciano Ligabue, con Stefano Accorsi e Luciano Federico. Durata 112 minuti. Distribuito da Medusa Film (1998) – Medusa Video.

TRAMA DEL FILM RADIO FRECCIA

Radio Freccia 1998

Il film Radiofreccia, diretto da Luciano Ligabue e uscito nel 1998, ci porta indietro nel tempo, precisamente agli anni ’70, nella città di Correggio (sebbene mai esplicitamente nominata) in provincia di Reggio Emilia. La storia ruota attorno a Bruno Iori (interpretato da Luciano Federico), uno speaker radiofonico appassionato di musica, che decide di aprire la sua radio libera, la Radio Raptus, nella soffitta di casa. Qui, con un trasmettitore da 5 watt, un giradischi e i suoi dischi, dà inizio a un’avventura che segnerà per sempre la sua vita e quella dei suoi amici.

Accanto a Bruno, il nucleo del gruppo è formato da alcuni personaggi memorabili: il timido Iena (Alessio Modica), il capellone Tito (Enrico Salimbeni), l’egocentrico Boris (Roberto Zibetti) e l’affascinante Ivan Benassi, soprannominato Freccia (Stefano Accorsi). Il bar Laika diventa un punto di ritrovo fondamentale per il gruppo, dove si riuniscono e si divertono, rendendolo quasi la loro seconda casa.

Mentre la Radio Raptus cresce e attira un numero sempre maggiore di ascoltatori, la vita dei protagonisti si evolve in modo inaspettato e drammatico. Freccia, in seguito a una litigata con l’amante della madre, si rifugia nel bar Laika e lì conosce una tossicodipendente con cui inizia una relazione. Purtroppo, la dipendenza dalla droga segna la sua esistenza, causando problemi con la giustizia e frizioni con gli amici, specialmente con Bruno, l’unico a non cedere alle pressioni commerciali che via via stavano sconfiggendo la genuinità della loro radio.

Le vicende degli amici di Bruno si intrecciano con momenti di gioia e momenti di profonda sofferenza. Tito scopre un terribile segreto riguardante il padre, mentre il matrimonio di Iena si trasforma in un dramma a causa di un tradimento. Il destino di Freccia è il più tragico: nonostante gli sforzi per liberarsi dalla tossicodipendenza, il giovane si lascia trascinare nuovamente nella spirale della droga e tragicamente si suicida. La morte di Freccia segna profondamente tutto il gruppo, lasciando segni indelebili nel cuore di ognuno di loro.

Al culmine di queste esperienze drammatiche, Bruno decide di cambiare il nome della radio in Radiofreccia, in onore del suo amico scomparso. Nel 1993, il deejay Bruno Iori, nel corso di una toccante trasmissione, annuncia la chiusura definitiva della radio che tanto significato ha avuto nella sua vita e in quella dei suoi amici. Le vicende di Radiofreccia lasciano il segno nella piccola città, e ognuno degli amici prosegue con la sua vita portando con sé le cicatrici e le speranze del passato.

Il film “Radiofreccia” è un’avvincente storia drammatica che ci conduce in un viaggio nel tempo, nei luoghi e nelle emozioni degli anni ’70, attraverso le esperienze di un gruppo di giovani legati da un’amicizia indissolubile e dalla passione per la musica. Con la sua intensa narrazione e un cast di attori talentuosi, il film ci regala un ritratto coinvolgente della gioventù, delle sfide e delle tragedie che possono accompagnare il cammino di ognuno di noi. “Radiofreccia” è un film che tocca il cuore e invita a riflettere sul significato dell’amicizia e della libertà di esprimersi, lasciando un segno indelebile nel cuore dello spettatore.

  • Titolo Originale: RadioFreccia
  • Genere: Drammatico
  • Durata: 1h 50m
  • Anno: 1998
  • Paese: Italia
  • Regia: Luciano Ligabue
  • Cast: Stefano Accorsi, Luciano Federico, Francesco Guccini, Alessio Modica

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