NATI STANCHI

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Salvo e Valentino, due disoccupati siculi, sentivano di dover fuggire dalle loro famiglie e cercavano un modo per riuscirci. Pertanto, decisero di provare a partecipare ai concorsi pubblici, anche se, in fondo, non speravano di vincerli poiché sarebbe stato un passaggio inevitabile verso la vita adulta. Alla fine, applicarono per un posto di bibliotecario presso un’università a Milano, ma quei pochi giorni portarono loro molte difficoltà, tra cui l’incontro con la mafia e la polizia. Successivamente, i due ricevettero una lettera che annunciava loro l’assegnazione del lavoro.

Nati stanchi è un film di genere commedia del 2001, diretto da Dominick Tambasco, con Salvatore Ficarra e Valentino Picone. Uscita al cinema il 01 marzo 2002. Durata 92 minuti. Distribuito da 01 Distribution.

TRAMA DEL FILM NATI STANCHI

Film Nati stanchi 2001

Il film Nati stanchi diretto da Dominick Tambasco, offre uno sguardo sincero sulla realtà della vita di due giovani siciliani, Salvo e Valentino, interpretati rispettivamente da Salvatore Ficarra e Valentino Picone. Come molti dei loro coetanei, i due protagonisti si trovano disoccupati in una Sicilia in cui le opportunità di lavoro scarseggiano. La storia ci catapulta in una dimensione in cui la disoccupazione è più che una situazione: è una condizione che sembra un destino ineluttabile.

La narrazione si snoda attraverso le vite di Salvo e Valentino, due disoccupati che vivono nella piccola località di Cardaci, in Sicilia. La loro giornata tipo è trascorsa tra il bar locale di Gino Passalacqua e le rispettive fidanzate, Loredana e Sandra. Il lavoro è lontano dai loro pensieri, e partecipano ai concorsi pubblici in giro per l’Italia solo per posticipare l’ingresso nel mondo del lavoro e rimandare i piani di matrimonio.

Tuttavia, il destino prende una svolta inattesa quando Salvo e Valentino, ignari di essere stati raccomandati dal temibile compaesano Don Ciccio, vincono un concorso a Milano. La notizia scuote le loro vite e sembra inevitabile dover mettere la testa a posto e sposarsi con le rispettive fidanzate. Ma gli amici, in un ultimo tentativo di evitare la realtà, escogitano un piano che potrebbe cambiarlo tutto.

Il film Nati stanchi mette in evidenza quanto la disoccupazione sia un problema diffuso non solo in Sicilia ma in tutto il Sud Italia, dove i giovani spesso si ritrovano a vivere una vita “a basso budget” a causa dell’economia stagnante. La mancanza di prospettive è rappresentata come una sorta di condanna, che spinge i protagonisti a lottare con la propria passività, ma allo stesso tempo a rassegnarsi.

La trama si sviluppa attraverso situazioni comiche e paradossali, con Salvo e Valentino costantemente sospinti verso il mondo del lavoro e il matrimonio, mentre cercano disperatamente di sfuggirvi. L’interazione con il boss mafioso locale, Don Ciccio, aggiunge un elemento di tensione e risate, poiché i due amici si ritrovano coinvolti in situazioni sempre più stravaganti.

Nel corso del film, gli spettatori assistono alle disavventure di Salvo e Valentino, alla loro incredibile fortuna nel vincere il concorso a Milano, e al loro tentativo di sabotare il proprio matrimonio. Tutto si risolverà in una conclusione sorprendente, con Don Ciccio che decide di trasferirsi ai Caraibi, il concorso vinto che viene annullato, e una prospettiva futura a cui i due amici guardano con incertezza.

“Nati stanchi” è una commedia che, attraverso una narrazione coinvolgente e situazioni esilaranti, getta luce sulla realtà della disoccupazione in Sicilia e nel Sud Italia. Con un cast talentuoso che porta i personaggi alla vita, il film offre uno spunto di riflessione su tematiche sociali importanti mentre intrattiene il pubblico con il suo umorismo intelligente.

  • Titolo Originale: Nati stanchi
  • Genere: Commedia
  • Durata: 1h 30m
  • Anno: 2001
  • Paese: Italia
  • Regia: Dominick Tambasco
  • Cast: Salvo Ficarra, Valentino Picone, Marica Coco, Stefania Bonafede

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APPROFONDIMENTO

Il tema riconduce alle origini della commedia: l’inserimento all’interno della società degli adulti. Gli esami pubblici sono usati come una possibile fuga dall’esistenza di un paese siciliano, da innumerevoli fidanzate e dal bar. Uno script non convenzionale e una direzione nulla per proporre malinconici quadri.

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